Insonnia e qualità del sonno
Prima di tutto, sono numerosissimi i pazienti che si presentano con questo disturbo, ponendolo in rilievo davanti a tutti gli altri, tipicamente associandolo all’ansia.
E, di certo, un sonno persistentemente disturbato è un sintomo grave di per sé. Comporta una sofferenza elevata, sia durante le ore di insonnia, sia nel resto della giornata. Non ho bisogno di spiegare a chi ne soffre cosa significa affrontare una giornata di lavoro o di studio sfiniti, confusi, rallentati, distratti, sonnolenti, irritabili. E con la prospettiva di avere lo stesso tormentoso problema la notte successiva.
Prima o poi capita che l’insonnia interferisca pesantemente sulla propria attività, per ripercussioni della mancanza di sonno sulle prestazioni (a volte anche con rischi elevati, nel caso di uso di macchine), o anche per il danno diretto che l’insonnia porta alla propria salute psichica e fisica.
Qualunque sia la causa dell’insonnia, ciò che la rende tenace e la configura come un disturbo a sé, è la paura di non riuscire a dormire, che immancabilmente sopravviene in breve tempo.
Parlo di paura, e non di preoccupazione o di apprensione, perché le funzioni psichiche subiscono un sovvertimento generale che può minacciare di far crollare l’Io, concretamente e in breve tempo.
Non per nulla la privazione forzata di sonno è usata come tortura.
Terapia farmacologica dell’insonnia
La prescrizione di farmaci che aiutino a dormire è la più comune delle richieste.
Più l’insonnia si presenta come sintomo isolato, “puro”, più è appropriata ed efficace una terapia specifica.
Sta di fatto che una situazione del genere è rara. Quasi sempre il sonno è la prima (o la principale) funzione fisiologica a subire alterazioni, praticamente nel corso di ogni tipo di disturbo psichico (e anche di turbamenti emotivi non definibili come malattie). Perciò, nella grande maggioranza dei casi, la cura dell’insonnia non può prescindere da quella del disturbo che la provoca. Questo concetto è semplice, ma la sua applicazione pratica non lo è sempre.
Isonnia e terapia
Di solito la terapia comincia a funzionare quando si chiarisce in quale situazione si inquadra il problema del sonno.
Non raramente questo inquadramento può portare a terapie dirette primariamente verso sintomi di natura apparentemente diversa dall’insonnia (l’esempio più frequente è rappresentato dall’efficacia sul sonno di terapie antidepressive).